L’otto marzo 2017 è stata una grande giornata che ha travolto non solo in nostro Centro Antiviolenza ma tutta Genova, tutta Italia, il mondo intero.
Dopo le straordinarie giornate di mobilitazione contro la violenza maschile e sessista che hanno visto milioni di persone nelle piazze di tutto il mondo, dalla Polonia all’Italia, dalla Germania alla Turchia, dal Brasile all’Argentina e agli Stati Uniti, l’ 8 marzo è stata l’occasione per riprenderci questa giornata di lotta: SCIOPERO GLOBALE DELLE DONNE.
Lanciato dalle donne argentine ha raccolto l’adesione di più di 55 paesi nel mondo al grido di “Se le nostre vite non valgono, non produciamo”.
Per noi, il giovane movimento Non Una Di Meno è un’occasione per metterci in gioco attivando assemblee cittadine con realtà diverse e trovando una alleanza intorno al tema della violenza contro le donne connotata in tutti i suoi aspetti. E in quest’ottica abbiamo organizzato tutte insieme la giornata dell’otto marzo a Genova caratterizzandola con due appuntamenti pubblici.
La mattina , in circa 300 donne abbiamo protestato davanti all’ospedale Galliera per l’autodeterminazione delle scelte riproduttive al grido di “Fuori gli obiettori dalla sanità pubblica, fuori il vaticano dalle nostre mutande”.
Per leggere il comunicato scritto come Non Una Di Meno Genova e diffuso durante l’iniziativa mattutina: clicca qui.
Nel pomeriggio una favolosa marea ha invaso le strade della città: tante, tantissime donne di ogni fasci di età si sono ritrovate alle 18 davanti Porta dei Vacca. In quattromila abbiamo esposto orgogliose cartelli contro la violenza sulle donne, sventolato drappi fuxia, tappezzato i muri di matrioske, cantato e ballato fino ad arrivare in piazza De Ferrari.